Ritieni utile la convocazione di una assemblea nazionale degli elettori della sinistra

Dopo la battaglia sul nome di Rodotà per la Presidenza del Consiglio il PD rischia l’implosione. Sedi occupate, militanti in piazza, rottura con SEL.

Cosa si dovrebbe fare a questo punto?

Alcuni pensano ad una assemblea nei primi giorni di Maggio. E tu?

Ritieni sia utile convocare ora un'assemblea nazionale degli elettori della sinistra?

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View 8 comments on “Ritieni utile la convocazione di una assemblea nazionale degli elettori della sinistra

  1. Assemblea “nazionale”, che vuol dire? 1.000, 2.000, 3.000 partecipanti? Anche in tanti, sono sempre frazioni infinitesimali dell’intero corpo sociale, a cosa serve? Sarebbe il solito sproloquio dei soliti noti, tanta gente che si parla addosso, ma niente di realmente significativo a livello generale. La democrazia è fatta di numeri, qui saremmo alcune cifre dopo la virgola. No, non è questa la strada. Credo.

  2. Come è accaduto che il mio post di mezz’ora fa è sparito? Non posso credere che si tratti di una censura, non è possibile: prego chiarire.

  3. La censura (ma perché, poi?) non è nel DNA di questo blog e del suo admin: si è trattato, com’era ipotizzabile, di un semplice e sfortunato problema tecnico. Reinserisco il mio post.

    Io non credo (più) alla possibilità di creare nuovi partiti, è una strada troppo lunga, difficile, improbabile, vicina all’impossibile. Il Pd è un giacimento immenso, ed ha il vantaggio di essere una realtà esistente: può sembrare paradossale (ma, a pensarci solo un attimo, non lo è), ma la sua profonda crisi attuale offre possibilità molto ampie. Ho molta fiducia nel progetto di Barca (ne ho scritto in http://www.ebdomadario.com/elzeviro/fabrizio-barca-una-bella-memoria/), che mi pare miri alla creazione di un partito di sinistra moderno, inclusivo, plurale, e concreto: una sinistra riformista e progressista, senza ambizioni di cambiamenti di sistema (il capitalismo non ha alternative praticabili, si deve puntare a controllarlo, i Paesi socialdemocratici sono le realtà sociali più avanzate esistenti), ma con quella di puntare alla conquista del Governo e da là (Barca lo ha scritto nella sua “memoria”: «occorre un forte presidio di governo. Non ci sono dubbi») realizzare politiche che rispondano alle esigenze reali delle persone, modernizzare la macchina dello Stato, lavorare a modificare gli assetti attuali dell’UE e concorrere a realizzare l’Europa dei popoli e non quella, attuale, dei capitali. Un riformismo avanzato è a mio parere possibile, oltre che auspicabile; Barca ha la visione, le conoscenze e le competenze per guidare un Pd rinnovato e sfrondato dalle sue forze frenanti, facendone quel soggetto politico progressista che in Italia non è mai esistito: secondo me vale la pena almeno di provarci, non lasciare quel Partito alla libera conquista di Renzi e dei neoliberisti come lui.

  4. Mi sembra sia necessaria un’analisi che possa cambiare il modo di lavorare di SEL che finora non è stato un vero partito , ma piuttosto un gruppo molto preoccupato di affermare la propria dirigenza. Non basta alle

  5. Vedersi, parlare, far circolare le idee. Non credo che questo possa materialmente avere una valenza negativa. I numeri? Si ricomincia da quello che rimane. Dopo le ultime vicende, da poco più di zero. Bisogna accettare il fatto che il PD abbia scelto la sua rotta, e che per un certo tempo sarà un partito vicino al PDL, per salvare Berlusconi e per non cambiare nulla, perchè vede in Grillo una minaccia maggiore.

  6. Qualche commento, assolutamente personale naturalmente:

    – “sia necessaria un’analisi che possa cambiare il modo di lavorare di SEL”. Probabilmente non occorre soltanto, o non è sufficiente soltanto, un diverso modo di lavorare, ma serve un progetto che riguarda da un lato l’organizzazione, dall’altro la definizione di obiettivi (che siano concreti e verificabili) e delle modalità per ottenerli. Il documento di Barca – che è appunto intitolato ”UN PARTITO NUOVO PER UN BUON GOVERNO” – contiene queste (e molte altre) cose, che francamente (non suoni offensivo a nessuno) non ricordo di aver mai letto in documenti di Sel.

    – “Vedersi, parlare, far circolare le idee. Non credo che questo possa materialmente avere una valenza negativa”: certo che no, ma a condizione che non si limiti a quello. Ciò che è mancato alla sinistra non è certo la discussione, ma si ha ormai l’impressione di una “coazione a ripetere”. Io, nel leggere Barca e, su suo suggerimento, Sabel – lo “sperimetalismo democratico” -, ho trovato cose affascinanti, che non conoscevo prima: può essere, e certamente è, una mancanza mia, ma vale la pena o no di diffondere questi concetti e di discuterne, pur criticamente?

    – “Si ricomincia da quello che rimane”: c’è gente, tanta gente, milioni di persone, che non possono più aspettare. Non è più tempo di visioni millenaristiche, c’è un bisogno drammatico di indicazioni su cose da fare “qui ed ora”, per risultati che abbiano la scala delle settimane e non dei decenni, né degli anni, e nemmeno dei molti mesi.

    – “il PD abbia scelto la sua rotta, e che per un certo tempo sarà un partito vicino al PDL”: credo che dire questo sia assolutamente ingeneroso (forse addirittura offensivo, oltre le intenzioni di chi lo dice) per tante persone, compagni, che nel Pd hanno tutt’altra visione. Barca vuole evitare che tutto questo immenso patrimonio vada disperso. A me “mi” piace.

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